martedì 16 ottobre 2012

Che ci faccio qui?




Sono nato a Napoli nel secolo scorso, giusto all’inizio degli anni ‘60, troppo presto per vivere il ’68, troppo tardi per essere un indiano metropolitano…
Mio padre Antonio, Professore (nel suo caso la maiuscola è il minimo) – tra l’altro – di Latino e Greco al Liceo Classico, possedeva una Voigtländer ed un paio di Yashica biottiche (plateali imitazioni, tutt’altro che scadenti, della Rolleiflex), insieme ad una polaroid non ricordo più nemmeno se serie 100 o 200, una di quelle a soffietto con la pellicola a strappo; lui mi regalò una kodak instamatic… alle prime avvisaglie di un mio interesse per la fotografia mi ha lasciato usare (con tanta cautela ed ancor più apprensione) le sue macchine fotografiche, che oggi fanno bella mostra di sé in una bacheca in casa mia, insieme ad altri cimeli fotografici e di famiglia raccolti da me nel corso degli anni… Mia madre Annamaria insegnava anche lei lettere, e non hanno mai lasciato gli scaffali di casa vuoti di libri, anzi! Da loro ho preso l’interesse per le storie da leggere, per le parole da ascoltare e da capire, per lo studio (nel senso dell’applicazione ad una cosa che interessa ed appassiona).
Ho un figlio poco meno che ventenne, a cui mi picco di aver trasmesso l’abitudine a non fidarsi di chi strilla di più, l’amore per la conoscenza e l’interesse per l’immagine, insieme alla prima reflex digitale che avevo comprato qualche anno fa…
Da oltre trent’anni fotografo, con entusiasmo ed interessi altalenanti ma con risultati costantemente medi se non mediocri, ma nel corso di tutti questi anni sono venuto a patti con la mia scarsissima capacità di fare belle fotografie… e siccome quando uno non è capace di fare una cosa ha un futuro come critico, parlo e discuto di fotografia.
Lavoro in Trentino, dove da ormai quasi venticinque anni faccio il medico radiologo (evidentemente la mia è proprio una fissazione)
 Questo blog sarà, o dovrebbe essere, uno spazio in cui condividere le mie elucubrazioni fotografiche, senza nessuna pretesa di insegnare nulla a nessuno, ed ancor più senza voler scoprire nulla di nuovo…
Non parlerò di tecnica, non parlerò di apparecchiature o di software… di questi argomenti Internet è strapiena, e poi, sinceramente, non mi pare proprio che ci sia alcunché di interessante o di stimolante a parlare di linee per millimetro o di megapixel o di lunghezza focale e di formati piuttosto che di tecniche di camera chiara (o di camera oscura, se è per quello).
Oltretutto ho sempre trovato ridicolo accapigliarsi per stabilire se sia meglio questa o quella macchina fotografica, se si possano fare belle fotografie senza possedere l’ultimo modello superstrafigo, se sia indispensabile avere una macchina professionale (sarò grato a chi riuscirà a spiegarmi cos'è una macchina professionale), piangere sul tempo in cui si faceva tutto a mano o al contrario entusiasmarsi per l’ultima macchina che sceglie da sola la migliore inquadratura… considero sciocco leggere decine di riviste e siti di tecnologia e tecnica fotografica, e non guardare fotografie se non per chiedersi che risoluzione hanno, se sono state scattate con la Velvia o con la Kodachrome 25, guardare una foto e dire “bella, sicuramente è scattata con una XXXXX”.
Cercherò spunti in giro, dalla Rete ma anche da commenti, idee, domande, fotografie dei miei amici, da libri di fotografia o di letteratura, da riviste di moda o di fotografia, da mio padre o mia madre, dai miei fratelli o da mio figlio, dalla mia compagna, insomma dal mio mondo.
E proverò a pensare, a costruire ragionamenti sulla fotografia, sulle fotografie e sui fotografi, e condividerò i miei pensieri.
Non sarà un appuntamento fisso, a volte magari mi capiterà di pubblicare due o tre post in una settimana, così come potrà capitare che non posti per un mese… dipenderà tutto da cosa e quanto mi colpirà e mi ispirerà.
Ogni tanto magari andrò fuori tema, parlerò di un libro o di un film, magari di una città o di un posto da visitare, di una ricetta di cucina...

Se siete arrivati fin qui non posso fare altro che complimentarmi per la pazienza e la tenacia, e darvi appuntamento al prossimo post

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